Colle del Nivolet

@ Diego Fracchetta

Il Colle del Nivolet (45°28’43” N – 7°08’32” E), a dispetto del nome, è situato tutto in Italia, nelle Alpi Graie, e collega la valle dell’Orco in Piemonte con la Valsavaranche in Valle d’Aosta, all’interno dell’area protetta del Parco Nazionale Gran Paradiso. Nel 1931 fu costruita la strada che conduce agli impianti artificiali di raccolta dell’acqua del lago Serrù e del lago Agnel; in seguito la strada venne prolungata fino al colle vero e proprio, ricalcando quasi del tutto il sentiero preesistente, che portava da una valle all’altra arrivando a 2612 m del passo.

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Si trattava dei primi esperimenti di area protetta  e dei primi anni di turismo di massa e l’idea, agli inizi degli anni settanta era di portare visitatori all’interno del parco. Troppe persone frequentarono la zona e i timori degli ambientalisti, uniti alle incomprensioni delle amministrazioni delle due regioni, fermarono il progetto a pochi metri dall’abitato di Pont in Valle d’Aosta. Inoltre la strada già realizzata, frequentata da turisti appassionati di parchi, flora e fauna, da astrofili attratti dal bassissimo inquinamento luminoso, da motociclisti appassionati di passi alpini, è stata regolamentata, con restrizioni e divieti di transito quasi totali. Quindi il passo oggi è raggiungibile in auto solo in teoria, perché la strada n.460, nel tratto che arriva a colle dopo la borgata Chiapili di Sopra, resta chiusa al traffico dal 15 ottobre al 15 maggio; mentre tutte le domeniche e in altre date decise dall’amministrazione il traffico motorizzato viene bloccato, con navetta sostitutiva ogni 30 minuti, nei pressi del lago Serrù. In ogni caso sul versante valdostano, il breve tratto di circa 300 m di dislivello tra l’abitato di Pont e il rifugio albergo Savoia non è mai stato completato; il tracciato sterrato è chiuso al traffico privato motorizzato, incluse le moto da trial e moto alpinismo. Comunque, quando è aperto, il tracciato di circa 20 Km che sale al colle, con i suoi 1000 m di dislivello e le sue splendide curve e tornanti, è pur sempre un luogo incantevole su cui far correre le due ruote.

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