Esistono molti metodi (e molti tutorial) per fotografare i fulmini, ognuno con i suoi pro e contro. Qui vi spiego come ho fatto io, anche se magari non è il modo più corretto.
Partiamo con le cose più essenziali: serve un buon cavalletto e uno scatto remoto (telecomando, io ne uso uno a filo), e dovete trovare il modo di riparare voi e la fotocamera dalla pioggia perché ci andrà un po’ di tempo per ottenere uno scatto buono. Disattivate lo stabilizzatore di immagine, perché non va d’accordo con il cavalletto. Disattivate la riduzione del rumore per i tempi lunghi e per le alte velocità ISO, questo perché se eseguite uno scatto della durata di 30 secondi poi ci andrebbero altri 30 secondi per memorizzare l’immagine, durante il quale non potreste usare la fotocamera e nel frattempo potrebbe cadere un bel fulmine, funzione per tenere lo specchio alzato attiva. Indicativamente gli altri parametri sono: diaframma medio (F8 può andar bene), ISO bassi (io ho usato 160), modalità di lettura luce Valutativa (Matrix), scatto singolo, modalità di scatto Posa B, messa a fuoco manuale, bilanciamento del bianco su AUTO.
Punto cruciale il tempo: io ho usato 1 minuto per ogni esposizione. Questo è un fattore molto relativo, intanto molti storceranno il naso perché con un tempo così lungo si incorre nel problema degli hot pixel dato che il sensore si scalda, poi la foto può venire sovraesposta per due fattori: il primo se vi è dell’illuminazione artificiale (in questo caso si deve abbreviare il tempo o abbassare gli ISO, entrambe se serve), il secondo caso (più determinante) è che in 1 minuto può cadere un solo fulmine come possono caderne 100. Se la frequenza dei fulmini è elevata la foto può venire sovraesposta, di conseguenza bisogna ridurre il tempo. In base allo svolgimento del temporale e alla frequenza dei fulmini si deve valutare sul momento quando diminuire o aumentare il tempo di posa.
Come ho già detto ci sono molti metodi e tutorial sulla fotografia di fulmini, io qui volevo solo dare qualche suggerimento in base alla mia esperienza.
